Pubblicata Martedì 18 Giugno 2024 19:36
Chips Act: Unical nel progetto europeo Linea Pilota a Catania
Il progetto prevede la realizzazione di un impianto innovativo per la produzione di chip per l’elettronica di potenza e a radiofrequenza, strategici nel campo della mobilità elettrica, dell’energie rinnovabili e delle telecomunicazioni. Il gruppo di Elettronica del DIMES coinvolto nelle attività di ricerca
Via libera dall’Unione Europea (UE) all’insediamento di una nuova infrastruttura nell’Etna Valley dedicata alla realizzazione di prototipi nell’ambito della elettronica di potenza e a radiofrequenza. L’iniziativa mira a rafforzare l’ecosistema europeo dei chip, in cui l’Italia svolge un ruolo da protagonista.
Il Chips Act europeo
Il progetto rientra nel programma europeo Chips Joint Undertaking istituito con il Chips Act, il pacchetto legislativo approvato nel settembre 2023 dalla Commissione Europea con l’obiettivo di potenziare la produzione di chip a livello europeo. I chip, noti anche come semiconduttori, rappresentano gli elementi costituivi di tutti i sistemi elettronici, che svolgono un ruolo vitale in ambiti chiave della nostra società come ad esempio l’intelligenza artificiale, la mobilità elettrica, le telecomunicazioni e la robotica. La recente carenza a livello globale di chip ha spinto l’UE all’istituzione del Chips Act, che ha previsto lo stanziamento di 43 miliardi di euro per raddoppiare entro il 2030 la produzione europea di chip e ridurre la dipendenza dalle forniture extra UE.
L’obiettivo e i costi del progetto
L’obiettivo principale del progetto sarà la realizzazione di una Linea Pilota dedicata alle tecnologie dei semiconduttori ad ampia banda proibita per l'elettronica di potenza e a radiofrequenza. A tal fine, la proposta progettuale prevede lo studio di strategie per migliorare le proprietà strutturali ed elettriche dei semiconduttori ad ampia banda proibita e lo sviluppo di dispositivi con potenza e prestazioni a radiofrequenza superiori a quelli realizzati nella tecnologia convenzionale al silicio. Il costo complessivo del progetto è di 360 milioni di euro. L’Italia riceverà 212 milioni di euro, di cui metà provenienti dall’UE e metà dal Ministero dell'Università e della Ricerca (MUR) e dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT).
I partner del progetto e il ruolo dell’Unical
Il progetto è guidato dall’Italia e coinvolge anche Finlandia, Polonia, Svezia, Austria, Francia e Germania. I partner italiani del progetto sono il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), coordinatore dell’iniziativa, la Fondazione Bruno Kessler (FBK), la Fondazione Centro Italiano per il design dei circuiti integrati a semiconduttore Chips-it e il Consorzio Nazionale Interuniversitario per la Nanoelettronica IUNET. Tra gli Atenei soci di IUNET coinvolti nel progetto rientra l’Unical. In particolare, il gruppo di Elettronica del Dipartimento di Ingegneria Informatica, Modellistica, Elettronica e Sistemistica (DIMES) dell’Unical si occuperà di attività di ricerca funzionali alla progettazione dei chip che saranno realizzati presso la nuova Linea Pilota. Il responsabile scientifico delle attività di ricerca dell’Unical è Felice Crupi, professore ordinario di Elettronica del DIMES.